E dopo l'esperienza turnista del Markionny, ecco a voi quello che da qualche tempo è il progetto parallelo del Beppe: i Free monkey's Era.
Band che, seppur ormai ferma fino a nuovo ordine, ha il grande merito di aver inventato un genere: il Dada-noise (nonchè aver generato diversi attacchi di nausea compulsiva ai più fini esteti della musica).
Un genere questo in cui non è previsto nessuno schema: ognuno va dove gli pare (un pò per mascherare l'incapacità tecnica e un pò per libertà compositiva) e se poi ci si incontra meglio.
In questo piccolo spazio vi proponiamo un "breve" esempio di quanto prodotto da quest'assemblaggio scimmiesco: "La ninna nanna del suicida".
Brano che si caratterizza per un giro di note dedito alla paranoia dalla durata variabile e che in questo video tocca (per lo strazio delle orecchie e per il piacere del flusso creativo) i nove minuti e rotti di esecuzione!
Buona Visione e..
ALLA PROSSIMA
I vostri Charlatani Scimmiogesisticizzati
martedì 29 settembre 2009
domenica 27 settembre 2009
"Ma il rock'n' roooooll....."
Girovagando qua e là su internet che ti scoviamo?
La rocking join venture del reverendo Markionny in qualità di bassista turnista degli Headache di Mantova!
Un'esibizione INCENDIARIA nata tra grappini e chiacchere pomeridiane, in soccorso del buon Sebastiano (detto vampiro) lasciato solo dal resto della band il giorno dopo l'arrivo al Music Village.
Con l'ausilio del fonico alla batteria il trio improvvisato più rock'n'roll della storia ha dato modo di esaltare ancora di più la curva veneto-salentina della manifestazione calabrese.
vedere per credere!!!
I vostri Charlatani turnisticizzati
La rocking join venture del reverendo Markionny in qualità di bassista turnista degli Headache di Mantova!
Un'esibizione INCENDIARIA nata tra grappini e chiacchere pomeridiane, in soccorso del buon Sebastiano (detto vampiro) lasciato solo dal resto della band il giorno dopo l'arrivo al Music Village.
Con l'ausilio del fonico alla batteria il trio improvvisato più rock'n'roll della storia ha dato modo di esaltare ancora di più la curva veneto-salentina della manifestazione calabrese.
vedere per credere!!!
I vostri Charlatani turnisticizzati
giovedì 24 settembre 2009
Consigli per gli Artisti
In quest'epoca in cui tutto si risparmia, tranne che le parole, consigliamo la lettura di un libricino scritto più di trecento anni fa da tale Abate Dinouart che si intittola "L'arte di Tacere".
Un modo come un altro per incominciare ad ascoltare, riflettere e renderci conto di quanto sia importante saper controllare la propria lingua (e in Italia siamo maestri del non autocontrollo verbale).
Vi citiamo allora alcuni dei "Principi necessari per Tacere" (dalla parte prima del suddetto libro), sperando possano esservi d'ispirazione e consiglio per un pensiero costante e una parola saccente.
Alla prossima
I vostri Charlatani.........
1)E' bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio.
2)Esiste un momento per tacere,così come esiste un momento per parlare.
3)Nell'ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
4)Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza e imprudenza, ma parlare quando si dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa discrezione.
5)In generale è meno rischioso tacere che parlare.
6)Mai l'uomo è padrone di se come quando tace: quando parla sembra, per così dire, effondersi e dissolversi nel discorso, così che sembra appartenere mano a se stesso che agli altri.
7)Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzionee dirla prima a se stessi, e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi.
8)Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo: in questi l'ultima cosa da temere è saper conservare il silenzio.
9)Il riserbo necessario per saper mantenere il silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è virtù minore dell'abilità e della cura richieste per parlare bene;e non si acquisisce maggior merito spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora. Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo: è una lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli.
10)Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
11)Desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla.
Un modo come un altro per incominciare ad ascoltare, riflettere e renderci conto di quanto sia importante saper controllare la propria lingua (e in Italia siamo maestri del non autocontrollo verbale).
Vi citiamo allora alcuni dei "Principi necessari per Tacere" (dalla parte prima del suddetto libro), sperando possano esservi d'ispirazione e consiglio per un pensiero costante e una parola saccente.
Alla prossima
I vostri Charlatani.........
1)E' bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio.
2)Esiste un momento per tacere,così come esiste un momento per parlare.
3)Nell'ordine, il momento di tacere deve venire sempre prima: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente.
4)Tacere quando si è obbligati a parlare è segno di debolezza e imprudenza, ma parlare quando si dovrebbe tacere, è segno di leggerezza e scarsa discrezione.
5)In generale è meno rischioso tacere che parlare.
6)Mai l'uomo è padrone di se come quando tace: quando parla sembra, per così dire, effondersi e dissolversi nel discorso, così che sembra appartenere mano a se stesso che agli altri.
7)Quando si deve dire una cosa importante, bisogna stare particolarmente attenti: è buona precauzionee dirla prima a se stessi, e poi ancora ripetersela, per non doversi pentire quando non si potrà più impedire che si propaghi.
8)Quando si deve tenere un segreto non si tace mai troppo: in questi l'ultima cosa da temere è saper conservare il silenzio.
9)Il riserbo necessario per saper mantenere il silenzio nelle situazioni consuete della vita, non è virtù minore dell'abilità e della cura richieste per parlare bene;e non si acquisisce maggior merito spiegando ciò che si fa piuttosto che tacendo ciò che si ignora. Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo: è una lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli.
10)Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
11)Desiderare fortemente di dire una cosa, è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla.
martedì 15 settembre 2009
Nostalgia, Nostalgia Calabria!
Si torna a scrivere nel cantiere Charlotte!
Di ritorno dal Music Village ci sembra giusto e doveroso ringraziare e riconoscere il massimo rispetto a tutte le persone interessanti e all'ambiente frizzante con cui ci siamo rapportati nella settimana appena trascorsa.
Quindi saluti geoduckisizzati alle seguenti entità:
Il ginocchio di Manna
Le cervicali di Beppe
Le escoriazioni solari di Enri
Le allergie alimentari del reverendo Markionny
I Violenza Psicologica
Le Lola & the Lovers
Jhonny Cannuccia e W-Mc
I Bubble Bullet
I Four Elements e I Disequilibrium (Vicini di casa spettacolari)
Sebastiano guitar-hero farmacista "Headache"
Igor Mulas (tu sei, tu sei, tu sei..)
Gli Honorè de Baldack
I Rivolta (Civitavecchia rinnovata)
Gli Arvenum
Gli Eima
Gli Ayukera
I Your Shine
Gli Enive (tira il dito...)
I Sundowner
I Con&Senza
Claudio il sardo che vive a Milano col mal d'Africa
Luke e il suo spirito Van Halen
Alessandro Giuliani (vuoi del vino?)
Gli Shake
Akila Khem e Memole
I Suspirya e il loro Heavy-indie
I Chimera
Daniele Grasso e Massimo Luca (per il rum e i buoni consigli)
Tutto lo staff del Music Village e in particola modo a Valentina Giarisi per la disponibilità e per la montatura degli occhiali.
Se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo a priori, in ogni caso fateci sapere se la cosa vi ha turbato: proveremo a rimediare.
Nel frattempo vi lasciamo con alcune nuove "chicche poetiche" nate durante questa brillante esperienza:
1)GEODUCK PERONOSPOLATIZZATO
"Un animale malato ha bisogno di comprensione.
Se poi è brutto ancora di più."
2)"Cos'è un santo?
E' uno che vive al di sotto delle proprie possibilità e al disopra di ogni
Sospetto."
3)" L'unica cosa concreta che sa fare un sognatore sta nel non saper rinunciare
alle proprie fantasie."
4) SPECCHIO
"Rifletto sulla vanità umana."
5) MORBO
"Non avremo mai abbastanza rispetto per l'ambiente finchè i soldi non saranno
fatti di carta riciclata."
Basta così (per ora)
Alla prossima
I vostri Charlatani peronospolati
Di ritorno dal Music Village ci sembra giusto e doveroso ringraziare e riconoscere il massimo rispetto a tutte le persone interessanti e all'ambiente frizzante con cui ci siamo rapportati nella settimana appena trascorsa.
Quindi saluti geoduckisizzati alle seguenti entità:
Il ginocchio di Manna
Le cervicali di Beppe
Le escoriazioni solari di Enri
Le allergie alimentari del reverendo Markionny
I Violenza Psicologica
Le Lola & the Lovers
Jhonny Cannuccia e W-Mc
I Bubble Bullet
I Four Elements e I Disequilibrium (Vicini di casa spettacolari)
Sebastiano guitar-hero farmacista "Headache"
Igor Mulas (tu sei, tu sei, tu sei..)
Gli Honorè de Baldack
I Rivolta (Civitavecchia rinnovata)
Gli Arvenum
Gli Eima
Gli Ayukera
I Your Shine
Gli Enive (tira il dito...)
I Sundowner
I Con&Senza
Claudio il sardo che vive a Milano col mal d'Africa
Luke e il suo spirito Van Halen
Alessandro Giuliani (vuoi del vino?)
Gli Shake
Akila Khem e Memole
I Suspirya e il loro Heavy-indie
I Chimera
Daniele Grasso e Massimo Luca (per il rum e i buoni consigli)
Tutto lo staff del Music Village e in particola modo a Valentina Giarisi per la disponibilità e per la montatura degli occhiali.
Se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo a priori, in ogni caso fateci sapere se la cosa vi ha turbato: proveremo a rimediare.
Nel frattempo vi lasciamo con alcune nuove "chicche poetiche" nate durante questa brillante esperienza:
1)GEODUCK PERONOSPOLATIZZATO
"Un animale malato ha bisogno di comprensione.
Se poi è brutto ancora di più."
2)"Cos'è un santo?
E' uno che vive al di sotto delle proprie possibilità e al disopra di ogni
Sospetto."
3)" L'unica cosa concreta che sa fare un sognatore sta nel non saper rinunciare
alle proprie fantasie."
4) SPECCHIO
"Rifletto sulla vanità umana."
5) MORBO
"Non avremo mai abbastanza rispetto per l'ambiente finchè i soldi non saranno
fatti di carta riciclata."
Basta così (per ora)
Alla prossima
I vostri Charlatani peronospolati
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