Eccolo li. A soffrire ancora, dopo che
per due settimane si è dato da fare per cercare di caricarsi al
meglio. Inutilmente. Ancora una volta torna sugli stessi identici
passi di prima di cominciare il proprio fioretto. Due settimane in
cui gli input per venir meno ai propri moniti sono stati molti, ma
senza essere talmente forti da farlo cadere in tentazione così come
sta per accadere ora.
Sa che sarà solo questione di minuti,
e poi tutto sarà mandato a monte. Non resta altro che armarsi di
pazienza, e cercare di fissare un nuovo obiettivo, magari più
accessibile di quello appena tradito.
Due settimane. Due settimane in cui la
forma dei propri pensieri è stata constantemente circoscritta dai
fantasmi dei propri desideri, riuscendo a resistere fin quando è
stato possibile. Cioè fino ad ora.
Eccolo lì, allora. Trepidante davanti
alla sua immagine riflessa mentre si accinge a metter mano sui propri
valori infranti, scatenando le ire di quella morale cattolica con cui
è stato cresciuto ed educato, che in un cantuccio di se stesso urla
allo scandalo per la manifestazione di incoerenza che sta per aver
luogo; e mentre con spirito bugiardo continua a ripetersi a bassa
voce: “Questa è l'ultima volta”, come a voler in qualche modo
esorcizzare i sensi di colpa che sicuramente arriveranno appena un
attimo dopo il brivido di piacere causato dalla tempesta di endorfine
che avrà luogo di lì a brevissimo tempo.
Ancora pochi istanti. Il tempo solo di
prender posto e di regolare la respirazione, che nel frattempo si è
fatta concitata e irregolare per l'eccitazione.
Ecco ci siamo, è il momento. Già vede
la sua mano avvolgere il suo personale cilindro di piacere mentre già
dall'apice gocciolano piccole quantità vigliacche di sostanza
dolciastra, in segno di quanto la temperatura sia calda, e di quanto
sia valso la pena attendere nonostante l'incongruenza dei risultati
rispetto agli obiettivi “salutistico-masochista” prefissati
nemmeno un mese prima.
“Fanculo alla forza di volontà. Per
una volta”-dice fra sé e sé, e a chi gli sta di fronte, che
intanto lo guarda in un misto di sbigottimento e attesa- “La vita
va vissuta”. “E come diceva Oscar Wilde: l'unico modo per
liberarsi da una tentazione, è cedervi!”, “per cui bando alle
restrizioni: UN CONO. TRE PALLINE. CIOCCOLATO, MENTA, COCCO; E DOPPIA RAZIONE DI PANNA MONTATA.
GRAZIE.
GRAZIE.
..Quant'è?”
Alla Prossima!
I Vostri Charlatani Sofferetnemente e golosocisticatamenteEstivicivisticisticizzati
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