"L'uomo satellite
non trascende dalla natura.
Seppur estraneo alle leggi del mondo cui orbita intorno
si immola all'abitudine
di quel moto perpetuo e meccanico
che lo costringe,
sacrificandosi,
a trascorrere l'intero suo ciclo esistenziale
con fare umile e servile
in virtù di quella sofferenza e di quella tranquillità che regolano gli equilibri universali
e che poderosamente si contrappongono al desiderio che ha
di evasione e di autonomia,
costringendolo a rimandare continuamente l'uscita dal quel disegno divino che lo affranca e che lo tiene prigioniero
in quanto elemento indispensabile al funzionamento di quella sofisticata e crudele macchina plasmante che è propria del creato
e del creare".
Alla prossima!
I Vostri Charlatani satellisticizzatamenteastronomisticisticizzati
lunedì 4 aprile 2011
L'UOMO SATELLITE
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